Totò. Il napoletano che tutti noi vorremmo essere!!!
Totò rappresenta l'anima partenopea per eccellenza ed è la persona che tutti i napoletani vorrebbero essere. Ironico, generoso, creativo, mai patetico. Nell'immaginario collettivo Totò incarna l'essenza dei napoletani. Nei film interpreta sempre il napoletano scaltro ma buono, truffaldino ma per necessità, simpatico per natura, ammaliatore e divertente per istinto. Nei suoi film, nelle sue canzoni cosi come nelle sue passioni emerge un'anima contraddittoria, duplice, divisa tra l'uomo e il suo personaggio. Totò ci diverte, ci emoziona, ci intenerisce, ma con i suoi film riesce ad interrogare la nostra coscienza. Nell'indimenticabile film "Totòtruffa 62" di Camillo Mastrocinque e girato nel 1961, quando il suo personaggio Antonio Peluffo riceverà inaspettatamente un'eredità miliardaria restituirà i soldi a tutti i truffati. Un film esilarante con una grande lezione di vita! Chi potrà mai dimenticare la memorabile scena in cui Antonio Peluffo e Camillo interpretato dal bravissimo Nino Taranto vendono la fontana di Trevi a Decio Cavallo interpretato dal grandissimo Ugo D'alessio.
Totòtruffa62 Totòterapia Vascitour
Ancora un film...
Molti sono i film che andrebbero ricordati, ma qui ne mensioniamo solo un altro. Un film che fa parte del nostro bagaglio genetico più che culturale è "Miseria e nobiltà" girato nel 1954 e diretto da Mario Mattoli tratto dall'omonima opera teatrale di Eduardo Scarpetta. Si tratta di un film in cui emerge la grande arte di arrangiarsi dei napoletani famosa nel mondo. Celebre è la scena in cui l'attore Leo Brandi detta la lettera a Totò che in questo film fa lo scrivano. Una scena straordinaria, di normale quotidianità in cui un'esilarante guerra tra onesti poveri raggiunge l'apice del surreale.
Miseria e Nobiltà totòterapia Vascitour
Malafemmena
Ma abbiamo parlato anche delle sue canzoni. La più famosa è sicuramente "Malafemmena". Totò è stato sposato una sola volta nella vita con Diana Rogliani dal 1935 al 1939 e da cui ha avuto la figlia Liliana. Nonostante il divorzio, Diana e Totò vissero insieme fino al 1950, anno in cui Diana lo lasciò per risposarsi. In seguito a questa decisione Totò scrisse Malafemmena dedicata alla ex moglie che aveva deciso di lasciare il tetto coniugale. In occasione del concorso canoro di Piedrigrotta nel 1951, la canzone fu assegnata a Mario Abbate anche se in seguito fu portata al grande successo da Giacomo Rondinella. La canzone fu cantata e interpretata anche da Teddy Reno nel film "Toto Peppino e la malafemmena" riscuotendo un enorme successo di pubblico. Nella foto in basso ricordiamo l'attrice Maria Luisa Mangini in arte Dorian Gray morta suicida a Torcegno in Trentino con un colpo di pistola. Come dimenticare la sua bellezza e la sua innata eleganza!
Totò Peppino e la malafemmena Totòterapia Vascitour
Mogli, amanti, fidanzate, femmine!
A proposito di femmine. La più grande passione di Totò sono state le donne. Il nome della figlia Liliana per esempio è stato scelto in memoria di Liliana Castagnola attrice e compagna di Totò che si suicidò per amore nel 1930. Nel 1939 Totò perse la testa anche per Silvana Pampanini che rifiutò la sua proposta di matrimonio. Si fidanzò poi con Franca Faldini con cui restò per tutta la vita. Le donne hanno sempre rappresentato la fragilità emotiva di Totò uomo. Figlio di madre single, ha sempre avuto idee maschiliste tipiche del suo tempo. Fu in contrasto anche con la suocera che aveva avuto la figlia Diana da una relazione fuori dal matrimonio. Si racconta infatti che Totò non concesse alla moglie Diana di andare ai funerali della mamma. Un uomo brillante, eccentrico, figlio del suo tempo generoso ed educato. Un cuore grande che tutti vorrebbero avere, destinato però solo ai grandi uomini come lui.
Info in italiano Achille +39-3389961055; Marianna +39-3926804094
Info in inglese Anna +39-3292663534
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