Me par ò 4 'e maggio... come nasce quest'espressione?
Me par ò 4 'e maggio!!! L'espressione trova le sue origini nello sfratto di casa. Ed è proprio così!!! Un tempo a Napoli c'era l'usanza di fare i traslochi il quattro maggio per evitare ulteriore traffico stradale con carretti lenti e carichi di mobili. La data fu fissata nel 1611 dal viceré spagnolo don Pedro de Castro che così facendo definì le tre scadenze annuali per pagare gli affitti delle case. I quadrimestri quindi divennero tre: quattro gennaio, quattro maggio e quattro settembre. Da qui nasce il detto: Me par ò 4 'e maggio!!! Un modo di dire che a Napoli è di uso comune soprattutto quando entrando in una stanza si trova tutto sottosopra. Spesso l'espressione è rivolta ai bambini quando dopo aver giocato, lasciano la cameretta particolarmente in disordine. In genere la frase è accompagnata da un altro detto tipico: Me par nù sfratto e casa! Si tratta di un'altra espressione che tende a rafforzare il concetto espresso. Tutto torna!
Me par ò 4 'e maggio! Vascitour
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Me par ò 4 maggio... diamo un'occhiata alla storia.
Al tempo dell'Impero Romano a Napoli i traslochi si effettuavano il dieci di agosto, un mese troppo caldo e faticoso per salire e scendere le scale con mobili e masserizie. Con il passare del tempo infatti, giacché il mese era troppo caldo caduto l'Impero, l'usanza scomparve, facendo cadere la città in un incredibile disordine. Nel 1587 però il viceré spagnolo don Juan de Zuniga, noto per essere un amante dell'ordine pubblico, fisso nuovamente la data dei traslochi al il primo di maggio. Ma ahimè... ancora una volta la data non veniva rispetta perché, in quello stesso giorno a Napoli c'era l'usanza di festeggiare i santi Filippo e Giacomo. Bisognerà aspettare il 1611 con l'arrivo del nuovo viceré spagnolo don Pedro de Castro per stabilire definitivamente come data dei traslochi il 4 maggio. E così fu per lungo tempo, fino ad entrare a far parte dei modi di dire dei partenopei, che utilizzano l'espressione Me par ò 4 e maggio per indicare luoghi di grandi schiamazzi, confusione e disordine.
Curiosità relative al 4 maggio
Si fa riferimento ò 4 maggio, anche in una canzone del 1918 che porta per titolo appunto "E 4 'e maggio". Anche il teatro non si è fatta sfuggire l'occasione per ricordare questo giorno di traslochi di massa, con l'opera "Non mi muovo". Questa stessa opera teatrale poi, gode anche di una versione cinematografica curata dai fratelli De filippo. Il canto, il teatro e il cinema, non poteva mancare il presepe napoletano. Sul presepe c'è sempre un carretto raffigurante quest'usanza che certamente ha caratterizzato la vita di tanti napoletani dell'epoca. A questo punto: stretta è la foglia, larga è la via dì la tua che io ho già detto la mia.
Info in italiano Achille +39-3389961055; Marianna +39-3926804094
Info in inglese Anna +39-3292663534
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