mercoledì 25 gennaio 2017

La chiesa di San Giorgio Maggiore a Forcella

La chiesa di San Giorgio Maggiore è un tesoro da scoprire 

La chiesa di San Giorgio Maggiore passa inosservata agli occhi dei visitatori, in realtà è uno straordinario esempio dell'età paleocristiana che vale la pena conoscere. Fu sede del rito orientale a Napoli mentre nello stesso periodo nel Duomo si celebravano messe di rito latino. In seguito ad un incendio, nel 1640 la chiesa fu ricostruita dal grande scultore e architetto Cosimo Fanzago che collocò l'attuale ingresso nell'abside originario. Dietro l'altare maggiore in uno scrigno visibile e ben conservato ci sono le reliquie del vescovo San Severo che ne fu il fondatore. La chiesa oggi si presenta con una navata in meno, manca quella di destra che fu eliminata durante il "risanamento di Napoli" nel 1800 per allargare via DuomoTantissimi sono gli artisti che nel tempo hanno contribuito ad impreziosire  questa chiesa di capolavori come ad esempio il Solimena, d'Elia e Peresi. Durante un recente restauro della tela di d'Elia raffigurante San Giorgio è stato riportato alla luce un meraviglioso affresco che miracolosamente è rimasto quasi intatto dopo più di tre secoli. Per visitare la chiesa puoi approfittare della visita guidata organizzata da Vasciour denominata O' Cippo a Furcella.



La chiesa di San Giorgio e l' affresco ritrovato

Qualche anno fa, durante il restauro di una tela di Alessio d'Elia raffigurante San Giorgio che combatte il drago, veniva alla luce un affresco. Un ritrovamento entusiasmante! Un'opera realizzata nel 1645 attribuita ad Aniello Falcone che ha conservato bene i suoi colori e che ha lasciato stupiti tutti. Un ritrovamento che ha posto non pochi grattacapi. Che fare? Ricoprire tutto o rendere quest'opera visibile? Non si poteva ancora una volta occultare questo tesoro, bisognava ridarlo ai cittadini. Per non fare alcun torto agli artisti e consentire a chiunque di godere di due bellissime opere, viene in soccorso la creatività dei napoletani. Con un ingegnoso sistema a cerniera le due opere vengono sovrapposte come sempre, ma rese indipendenti utilizzando il sistema di un telaio incernierato. Quindi tutti quelli che visiteranno la chiesa ammireranno prima l'enorme dipinto di Alessio D'Elia e poi l'affresco di Falcone.



Perché l'opera fu coperta?

La storia di queste due opere è molto curiosa. Per quale motivo venne commissionata una tela così grande per coprire un'affresco di un'artista raffinato come Aniello Falcone? Gli artisti spesso sono uomini passionali e appassionati. Più delle volte hanno delle idee politiche che chiaramente tendono a promuovere. La storia di Aniello Falcone e del suo affresco non è altro che la testimonianza di una condanna, subita per aver cospirato contro gli spagnoli "invasori" che avevano ucciso un suo caro amico. Una storia incredibile, come quella di tanti altri artisti che con le loro opere sovente raccontano i disagi delle loro epoche, le ingiustizie sociali, la situazione politica. Le opere dunque diventano dei veri media per raccontare la cronaca dei propri tempi e farla conoscere ai posteri. Con il tour "O' Cippo a Forcella" realizzato da Vascitour puoi conoscere la chiesa di San Giorgio maggiore e di tante altre realtà di Forcella cuore pulsante della città partenopea.

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